Come è morta la fiducia a Hollywood.  E come recuperarlo
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Come è morta la fiducia a Hollywood. E come recuperarlo

Feb 15, 2024

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“C'è sempre stata una lotta tra arte e commercio, ma ora ti dico che l'arte viene presa a calci in culo, e ci sta rendendo cattivi, e ci sta rendendo stronzi, e ci sta rendendo punk a buon mercato e non è quello che siamo. "

Aaron Sorkinha scritto quelle paroleper il pilot di Studio 60 On the Sunset Strip, presentato per la prima volta nei giorni relativamente felici del 2006. Il signor Sorkin non era tanto preveggente quanto sottovalutava enormemente la vittoria completa e totale del commercio sull'arte e la rabbia incandescente che avrebbe generare negli artisti.

Considera questo: solo negli ultimi quattro anni, gli autori di televisione, film e spettacoli di varietà/commedie hanno licenziato i propri agenti – arrivando al punto di citarli in giudizio in un tribunale federale e accusarli di essere “mafiosi” – e se ne sono andati. in sciopero per la prima volta in 15 anni. Alcuni potrebbero dire – e lo hanno detto – che ciò è dovuto al fatto che gli scrittori sono “pazzi” o “dispettosi” o che la loro leadership è “militante”. E tutto ciò potrebbe anche essere vero, ma tali caratterizzazioni elidono la spiegazione più semplice e molto più accurata: gli scrittori sono arrabbiati AF.

E, sfortunatamente, anche se lo sciopero della WGA finisse domani (per favore, Dio, lascia che finisca domani) con gli scrittori che ottenessero assolutamente tutto ciò che chiedono (e, Dio, neanche questo sarebbe così terribile), noi – il “noi” collettivo di Hollywood – sarebbe ancora lasciato a fare i conti con quella rabbia perché non se ne andrà e non se ne andrà perché il sistema che l’ha generata è rotto.

Lascia che ti faccia entrare su qualcosa che il comitato negoziale della WGA preferisce che tu non sappia: agli scrittori non interessa davvero il denaro. Voglio dire, ci piacciono i soldi - non fraintendermi - ma pratichiamo il nostro mestiere fine a se stesso. E da quello che si vede è che, in questo momento, la metà degli autori televisivi lavora come minimo in una corporazione. Abbiamo lasciato che ciò accadesse. Ti sembra che siano persone che ci lavorano per soldi? No, non è così. Ci siamo dentro per amore del gioco. Il problema è... il gioco non è più amabile.

Nota editoriale: all'autore di questo contributo ospite per The Ankler è stato concesso l'anonimato per timore di ritorsioni professionali.Aaron Sorkinha scritto quelle paroleLascia che ti faccia entrare